mercoledì 15 gennaio 2014

Lezione 3: il passato prossimo


Si costruisce con due verbi: un ausiliare (essere o avere) e un participio passato.
 
Il participio passato dei verbi regolari si forma togliendo la terminazione dall’infinito e aggiungendo le terminazioni:


are
  ere   ire
ato
uto
ito


Ausiliari

Quando si utilizza l’ausiliare essere, il participio passato concorda con il soggetto. Si utilizza con:
  • I verbi transitivi (che possono avere un complemento di oggetto diretto)

Quando si utilizza l’ausiliare avere, normalmente non vi è accordo. Quando il participio passato è preceduto dal complemento oggetto l’accordo è facoltativo. Eccezione: quando ci sono i pronomi lo, la, l’, li, le,  l’accordo è obbligatorio. Si utilizza il ausiliare avere con:
  • i verbi riflessivi e pronominali
  • i verbi che indicano movimento: andare, venire, partire, tornare, arrivare, uscire, salire, scendere, cadere. Eccezioni: passeggiare, camminare, viaggiare, guidare, nuotare, ballare...
  • i verbi che indicano stato in luogo: essere, stare, restare, rimanere...
  • i verbi che indicano un cambiamento nel soggetto: crescere, diventare, ingrassare, dimagrire, nascere, morire...
  • i seguenti verbi: piacere, sembrare, accadere, succedere, capitare, bastare, mancare, servire, interessare, durare. Nella maggior parte dei casi si usano alla 3ª persona singolare e plurale e con i pronomi indiretti.

Alcuni verbi hanno l’ausiliare essere o avere a seconda dei casi:
  • ­i verbo cominciare, finire, cambiare, aumentare:
    • quando sono transitivi vogliono l’ausiliare avere.
    • quando sono intransitivi vogliono l’ausiliare essere.
  • I verbi volere, potere e dovere prendono l’ausiliare rechisto dal verbo che li segue.
Avete qui i file:

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